lunedì 10 febbraio 2014

Che poi non è mica tanto lontana...

Fino all'estate del 2013 io l'America l'avevo vista solo nei film. 
Nella mia testa, Lei era tutt'una: un pezzo grosso di terra lontana senza distinzione di stati, di gente, senza Sud e senza Nord, era l'America e basta.

A pensare che un tempo si andava con le navi fin là in fondo, tutti stretti: uomini, bambini e animali. Si faceva insieme questo lunghissimo viaggio per poi toccare terra. Vedere l'America e sperare.

Oggi in una spicciolata di ore sei già dall'altra parte del mondo e, in men che non si dica, ti ritrovi in un posto pieno di moquette e bicchieri giganti, catturato dalla magia del fuso orario, che guardi l'orologio e  fai il conto con le dita per vedere -Che ora è adesso in Italia?-.

Oggi l'America non è più così lontana, per tutti  e specialmente per me.

Sono passati 5 mesi dal mio rientro in Italia e mi ritrovo per la seconda volta a compilare un lunghissimo e barbosissimo modulo online per ottenere il Visa. 
Io, proprio Io, che da ragazzina boicottavo qualsiasi cosa fosse a stelle e strisce, che se mi chiedevano un posto dove mi sarebbe piaciuto andare dicevo in America, mai! e che classificavo  i film in americanate e tutti gli altri  film.

Io, che l'America la vedevo tutta d'un pezzo, sbracata su vari oceani, oggi mi ritrovo a lasciare tutto per trasferirmi in un piccolo puntino di sto gran pezzo di terra.

Ho finalmente realizzato che l'America ha gli Stati, la gente è diversa seppur tutta americana, esiste il Nord, il Sud e si mangiano un sacco di cose buone, non solo le schifezze. Nei supermercati ci sono le confezioni di latte da 5 litri (che la prima volta mi sembravano detersivi), ma ci sono anche i pomodori, l'insalata e le zucchine. 

In America, in una piccola parte d'America, con i suoi propri abitanti, il suo codice d'avviamento postale, la sua latitudine e longitudine, io porto le mie valigie e ci provo.

Qui lascio un lavoro qualsiasi, mal retribuito e decisamente frustrante. Come tanti, mi sono laureata e stra-laureata a pieni voti, ho in tasca un master ed uno stage non retribuito. Oggi ho uno stipendio con cui a stento pago l'affitto, le bollette, l'abbonamento ATM e le mele FUJII all'Esselunga. 

Ho deciso di lasciare tutto per amore e per fare un regalo a me stessa. Non è detto che l'America sia per forza la mia terra promessa, ma di sicuro Milano non lo è.

Sono curiosa.

Anche solo di vedere come si vive laggiù, se c'è un posto per me, se anche io posso trovare la mia casa. Nei film americani c'è quasi sempre il lieto fine. Proprio a me deve finire all'italiana ?



1 commento:

  1. In America troverai l' America anche dentro di te...
    Babundo

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