martedì 11 febbraio 2014

CASA dolce (?) CASA...

Prima di andar via da Milano devo togliermi un sassolino dalla scarpa (anzi una punes!). Voglio dire due cose o forse un po’ di più  sulla situazione “case”. 
Lo so, che palle, un sacco di gente ha pubblicato post, foto, fatto studi, grafici e statistiche su questa piaga urbana. Io vi prometto di metterci poco, anche perché il grosso è già stato detto a voce.
Sviscererò la questione in pochi, dolorosissimi punti, chiudendo una volta per tutte l’argomento con un augurio rivolto alla mia attuale coinquilina, a tutti i miei amici che vivono qui, a quelli che verranno o magari  a me che un giorno tornerò.
Ma, in fin dei conti, questo vuol essere un post per i padroni di casa, per quelli che intascano i soldi senza contratto, per quelli che con un contratto ti danno una casa a malapena dignitosa e per quelli che affittano casa manco fossimo a Manhattan ammesso e non concesso che ci sia una minima giustificazione per affittare case a dei prezzi cosi alti. E che case!!!
Iniziamo quindi dal principio, da una nozione base, quasi da vocabolario:

1.Per casa s’intende una struttura abitativa entro la quale un essere umano protegge se stesso dagli agenti atmosferici. Dai primitivi ad oggi l’uomo ha sempre cercato di crearsi un ambiente confortevole dove mangiare, dormire, fare i propri bisogni e varie ed eventuali. Bene, iniziamo ad escludere dagli affitti tutte quelle strutture che case non sono, ma continuate a spacciare come tali: scantinati senza finestre, soffitte al buio e simil prefabbricati in cortili condominiali.
2. In Italia, o meglio qui a Milano, un ragazzo della mia età prende in media, e nel periodo in cui fortunatamente lavora, uno stipendio di 800 euro. Che cazzo mi rappresentano le stanze singole a 700 euro? Si va bene sono in Porta Venezia, d’accordo la casa è appena stata ristrutturata e va bene anche che le spese condominiali sono alte, ma signori miei una camera a 700 euro è anti costituzionale.
3. La casa che Tu mi rendi il giorno stesso in cui io (A NERO) ti metto i soldi in mano, non è un deposito per topi, ma è e rimarrà pur sempre la Tua casa. Se poco t’importa di tenerla “sana” (senza fogne che esplodono o muri che cadono dalla muffa) per la mia salute, fallo almeno per te stesso perché un giorno forse quella casa sarà dei tuoi figli o dei tuoi nipoti.
4. Un ambiente dignitoso non comprende mobili costosi o sanitari di design. Abbi cura di lasciarmi una casa dove anche tu abiteresti o che affitteresti ad una persona che potrebbe essere tua amica. Dopotutto pensi che con 1200 euro che ti metti in tasca puliti  sarebbe così difficile fare qualche lavoretto di manutenzione ogni tanto?
5.  La caparra è un modo di tutelarsi e non di fregarsi ancora più soldi. Non puoi chieder 5 mesi di caparra su un posto letto in stanza doppia.
6. Le finestre, i balconi e tutte le prese d’aria e i punti luce sono elementi indispensabili in un’abitazione. Fanno parte della carta dei diritti degli affittuari.

Mie cari amici che restate e tutti voi in cerca di una casa...

Va bene uno spazio piccolo, va bene una sola finestra, va bene il 4° piano senza ascensore, va bene il letto ad una piazza, il lavandino che perde, gli infissi vecchi. Va bene stare a nero, va bene la stanza a porta Venezia a 700 euro, ma cercate sempre di farvi lasciare in mano le chiavi di un posto dignitoso. Dove vi alzate la mattina e sorridete. Dove esiste una finestra che vi fa respirare e da dove potervi affacciare per vedere un po’ di sole. Fuori da quelle mura non ci saranno sempre giornate belle, ma al vostro rientro cercate sempre il sorriso che avete lasciato al risveglio.


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