Il lunedì
era il giorno dei legumi, il sabato quello della pasta al burro per
alleggerirsi dal peso della settimana e prepararsi alla domenica, tutti gli
altri giorni erano dedicati alle verdure, al minestrone e alla frutta.
-“Nonna cosa si mangia oggi?”
-“Oggi ho
fatto la minestra di zucchine” mi rispondeva ed io la guardavo con
qualche smorfia per approvare o meno il piatto. Quando storcevo il naso nonna
Lidia avvicinava la sedia accanto alla mia e, con la minestra di fronte, cercava
di togliermi il broncio raccontandomi le storielle sulle verdure. Mi parlava
delle vitamine, del ferro e in quali parti del mio corpo andavano a finire
tutte queste proprietà che io immaginavo come tanti piccoli omini che
camminavano sotto la pelle. Restavo lì, un po’ imbronciata ad ascoltarla e
alla fine piano piano avvicinavo la piccola mano alla posata e iniziavo a
mangiare per diventare forte e piena di omini delle vitamine che mi facevano
correre veloce, vedere più lontano e ricordarmi bene a memoria tutte le
tabelline.
Con il tempo
le ricette sono passate di nonna in nipote e, con altro tempo ancora, ho
iniziato a sperimentare da sola tenendo bene a mente però tutti gli
insegnamenti ricevuti.
Per esempio dei
peperoni la nonna mi diceva che quelli gialli e rossi sono i più dolci e, così
come tutti i frutti colorati di giallo, rosso e arancione sono ricchi di
Vitamina C ( “Sai a nonna quella che si trova nelle arance”?).
Con un
grosso peperone rosso ho sperimentato questa ricetta in agrodolce con
ingredienti semplici, reperibili e totalmente veg. La quantità riportata è
relativa al consumo di una sola persona, quindi raddoppiate le dosi a seconda delle
vostre necessità.
Ingredienti:
1 peperone
rosso
1 cucchiaio
abbondante di uvetta
2 cucchiai
di mandorle a scaglie (vanno benissimo anche intere purchè siano pelate)
2 cucchiaini
di aceto balsamico
Sale , olio
e acqua q.b.
Preparazione:
Versate in
una padella antiaderente un filo di olio , 3 dita d’acqua e i 2 cucchiaini di
aceto balsamico e aggiungete un peperone rosso precedentemente lavato e
tagliato a tocchetti. Fate cuocere il tutto a fiamma bassa (ho utilizzato il
fornello per la moka) con un coperchio. Dopo qualche minuto di cottura
aggiungete le mandorle, l’uvetta e il
sale (quest’ultimo a seconda dei gusti, ma mi raccomando OCCHIO AL SALE!).
Mescolate il composto e rimettete il coperchio e di tanto in tanto controllate
se l’acqua viene assorbita e in tal caso aggiungerne un altro po’. Procedete in
questo modo fino a completa cottura della verdura. Alla fine vi si presenterà
un sughetto molto cremoso. Attenzione: non spegnete il fuoco fino a che
l’ultima dose di acqua aggiunta non sia completamente assorbita.
Dove lo
metto sto' peperone?
Con questo
sughetto potete condire un bel piatto di pasta, accompagnare una porzione di
riso in bianco, riempire un panino e perché no imbottire una piadina
aggiungendo del tofu alla piastra o stracceti di seitan.
Buon
appetito!
contorno per riso basmati con gomasio alle alghe
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