Silenzio, come neve. Lento, si
deposita. A strati, senza far rumore. Silenzio su silenzio e su silenzio. Come
mattoni, gabbia per il cuore.
Lingua e pensieri murati e
gelidi, delicati, indifesi in un tempo ovattato che a tratti spaventa.
Poi, all’improvviso arriva la
pioggia che scioglie, lava, purifica e sveglia.
L’acqua riporta la vita e gli
odori e i pensieri si risvegliano come germogli in terra umida.
É trascorso un mese dall’ultimo
post, ho osservato in silenzio questi giorni di cambiamento, vedendo il futuro
farsi sotto i miei occhi e arrestarsi per poi ripartire lento.
Non ho più un lavoro e, questi
giorni di attesa li trasformerò in un tempo prezioso per coltivare le mie passioni.
Prima di scrivere un nuovo post
ho dovuto realizzare questa mia nuova situazione ed organizzare diversamente le
giornate.
Ho sperimentato che, anche
impiegare bene il proprio tempo libero è un lavoro, una forma di esercizio, in
quanto la nullafacenza rischia di essere parente stretta alla noia, alla
tristezza e alla rassegnazione.
La vita scorre spesso a passo di
formica e i grossi cambiamenti a volte tardano ad arrivare, ma, l’importante è
rimanere sempre protagonisti e dedicarsi alle proprie giornate con passione e
determinazione.
Questi giorni in parte vuoti
sembrano giorni in cui la vita si sospende, invece sono solo tempi di passaggio
da vivere con pazienza e cercando sempre qualcosa di bello da fare in ogni
singola ora.
Scrivo sul tavolo della mia
cucina, la neve è ancora sui tetti, ma un poco si è sciolta. Come il cuore e
così le parole. La finestra è spalancata, respiro l’aria fredda che brucia le
narici.
Il fumo che esce dai comignoli
dona ai palazzi un’atmosfera romantica, senza tempo.
Ed io penso ad un nuovo modo per
dar vita alla mia vita e ai miei pensieri.
Ed io, mia cara, oltre ad essere contenta di rileggerti, sono felice di sapere che stai dando forma al tuo destino. Molto spesso il silenzio è meglio, molto meglio di parole vuote. Ed io, di queste, non ne ho mai trovare qui da te, ma anzi trovo sempre un'emozione ad attendermi, un'immagine che poi mi accompagna. Quella di te che scrivi sul tuo tavolo mi piace molto. Voglio augurarti buon Natale così, che sia un tempo per te prezioso, in cui scoprire cose nuove da fare, da amare. Da vivere.
RispondiEliminaEd io che andavo su e giù per i commenti per vedere se spuntava un saluto della mia cara Margot. E così è stato. Perchè quando tu mi scrivi io lo sento nell'aria. Così come quando arriva la pioggia: lo senti dal profumo e vedi le foglie sollevarsi da terra.
RispondiEliminaTi auguro dei giorni zuppi di amore, di dolci speziati e di liquore al cioccolato, di buon cibo e piacevole compagnia. Ma, soprattutto, ti auguro dei giorni pieni di te, per coccolarti e mettere in stand by la frenetica quotidianità.