lunedì 5 novembre 2012

Sulla Semplicità.


Quasi pronta: vestito nero con una stampa giapponese, collant, scarpe rosse, rimmel e una punta di rossetto.
Semplice, comoda, a mio agio. Mi scuoto i capelli per riassettarmi in una pettinatura disordinata e mi guardo un’ultima volta allo specchio. Giusto in tempo, il citofono suona. É lei, è venuta a trovarmi come promesso per consegnarmi il premio e parlare con me di cose semplici, di gioie piccole quanto una punta di matita colorata.
Per ridere insieme, raccontarci e fare amicizia.
Inverno accogliente: il giusto clima per un pomeriggio tra amiche che rispondono insieme alla domanda 
cos’è la semplicità?-.
Metto su un disco, Django  Reinhardt suona I’ve found a new baby e la casa è subito colorata come una cartolina di un’altra epoca.
Si sentirà sicuramente a suo agio- penso tra me e me mentre la sua mano apre la porta d’ingresso socchiusa.
É timida, stretta in un vestito color pastello e io le vado incontro, invitandola ad accomodarsi nel mio salotto virtuale: il mio blog.
Margot (http://pandispezie.blogspot.it/) si siede sulla poltrona nell’angolo vicino alla finestra, e una luce taglia in due il suo corpo: uno squarcio lungo dalla spalla alla punta dei piedi.
Le guardo le scarpe: deliziose.
Oggi è qui per raccontarmi del premio blog SEMPLICITY e  chiedermi, a sua volta, di spiegarle cos'è per me la Semplicità.



 Semplicità è una coccinella che raccogli  e  osservi camminare assecondando la sua passeggiata con l’ondeggiare della mano.
É un corpo nudo senza fronzoli, trucchi. Senza maschere. Indifeso, timido e terribilimente profondo. 
É l’odore della pelle senza profumi, la faccia che sprofonda in un cuscino morbido e profumato. 

Semplicità è Bellezza.

Bellezza come semplice presenza, coraggio di sfidare lo sguardo e dire -ecco sono qui, con te, senza niente-. 
L'importanza del SENZA -semplicità e unicità. Darsi agli altri così come si è: un atto d’amore.

Le mie parole  riempiono il salotto e macchiano d’inchiostro virtuale le pareti di questa pagina vuota.
Margot mi ascolta, mi rende il premio e va via.

Incontro breve, come il tempo di una lettura.

La porta rimane aperta. Per la prossima visita, per riempire questo salotto di immagini e  parole.

Regalo alla mia ospite-amica di blog un'immagine per ringraziarla della visita e del premio.

                                               



5 commenti:

  1. raccontare la semplicità è un po' come parlare di libertà...
    nel momento in cui la nomini svanisce... :-)

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  2. Dipende da come racconti. Se le parole sono gabbie, sì.

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  3. Oh... che meraviglia. Mi ci voleva questa visita da te, dopo una settimana niente affatto semplice. E ti ringrazio. Perchè parlando di semplicità non l'hai fatta svanire, ma anzi l'hai resa più concreta. E per lasciare la porta aperta per la prossima volta. Un bacio

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  4. .... È stupendo come tu abbia parlato della VERA semplicità! Grazie ❤

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  5. Grazie a voi per aver posato i vostri occhi sulle mie parole. Questo luogo di racconti è sempre lieto di avervi come ospiti.
    A presto!

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