Quasi pronta: vestito nero con una stampa giapponese, collant, scarpe rosse, rimmel e una punta di rossetto.
Semplice, comoda, a mio agio. Mi scuoto i capelli per riassettarmi in una pettinatura disordinata e mi guardo un’ultima volta allo specchio. Giusto in tempo, il citofono suona. É lei, è venuta a trovarmi come promesso per consegnarmi il premio e parlare con me di cose semplici, di gioie piccole quanto una punta di matita colorata.
Per ridere insieme, raccontarci e fare amicizia.
Inverno accogliente: il giusto clima per un pomeriggio tra amiche che rispondono insieme alla domanda
– cos’è la semplicità?-.
Metto su un disco, Django Reinhardt suona I’ve found a new baby e la casa è subito colorata come una cartolina di un’altra epoca.
Si sentirà sicuramente a suo agio- penso tra me e me mentre la sua mano apre la porta d’ingresso socchiusa.
É timida, stretta in un vestito color pastello e io le vado incontro, invitandola ad accomodarsi nel mio salotto virtuale: il mio blog.
Margot (http://pandispezie.blogspot.it/) si siede sulla poltrona nell’angolo vicino alla finestra, e una luce taglia in due il suo corpo: uno squarcio lungo dalla spalla alla punta dei piedi.
Le guardo le scarpe: deliziose.
Le guardo le scarpe: deliziose.
Oggi è qui per raccontarmi del premio blog SEMPLICITY e chiedermi, a sua volta, di spiegarle cos'è per me la Semplicità.
Semplicità è una coccinella che raccogli e osservi camminare assecondando la sua passeggiata con l’ondeggiare della mano.
É un corpo nudo senza fronzoli, trucchi. Senza maschere. Indifeso, timido e terribilimente profondo.
É un corpo nudo senza fronzoli, trucchi. Senza maschere. Indifeso, timido e terribilimente profondo.
É l’odore della pelle senza profumi, la faccia che sprofonda in un cuscino morbido e profumato.
Semplicità è Bellezza.
Semplicità è Bellezza.
Bellezza come semplice presenza, coraggio di sfidare lo sguardo e dire -ecco sono qui, con te, senza niente-.
L'importanza del SENZA -semplicità e unicità. Darsi agli altri così come si è: un atto d’amore.
Le mie parole riempiono il salotto e macchiano d’inchiostro virtuale le pareti di questa pagina vuota.
Margot mi ascolta, mi rende il premio e va via.
Incontro breve, come il tempo di una lettura.
Margot mi ascolta, mi rende il premio e va via.
Incontro breve, come il tempo di una lettura.
La porta rimane aperta. Per la prossima visita, per riempire questo salotto di immagini e parole.
raccontare la semplicità è un po' come parlare di libertà...
RispondiEliminanel momento in cui la nomini svanisce... :-)
Dipende da come racconti. Se le parole sono gabbie, sì.
RispondiEliminaOh... che meraviglia. Mi ci voleva questa visita da te, dopo una settimana niente affatto semplice. E ti ringrazio. Perchè parlando di semplicità non l'hai fatta svanire, ma anzi l'hai resa più concreta. E per lasciare la porta aperta per la prossima volta. Un bacio
RispondiElimina.... È stupendo come tu abbia parlato della VERA semplicità! Grazie ❤
RispondiEliminaGrazie a voi per aver posato i vostri occhi sulle mie parole. Questo luogo di racconti è sempre lieto di avervi come ospiti.
RispondiEliminaA presto!