Quando ero piccola pranzavo molto spesso da mia nonna. Dopo scuola percorrevo a piedi una grossa strada alberata, passavo davanti al macellaio di fiducia e al panificio dove il nonno comprava la focaccia buona e dove insieme mangiavamo di nascosto i maritozzi.
Prima della fine dell’isolato vedevo le vetrine del caseificio e, il profumo di mozzarelle, mi diceva che ero quasi arrivata a casa.
Citofonavo, nonna rispondeva e apriva la porta d’ingresso, salivo le scale affamata, entravo in casa e scaraventavo per terra lo zaino.
Primo giorno della settimana- MENU FISSO: pasta e ceci.
Un lunedì rimasi a casa con la nonna e le chiesi d’insegnarmi a cucinare i legumi per scoprire l’ingrediente segretissimo che usava per preparare la pasta con i ceci più buona dell’universo.
Disponemmo sul tavolo tutti gli ingredienti e, pian piano, la nonna mi spiegava come soffriggere l’aglio, preparare il trito con carote e sedano per poi aggiungere i ceci, l’acqua e infine una foglia di alloro. Fiamma bassa, poco sale, mescolare spesso e avere tanta pazienza.
Non c’era nessun ingrediente segreto, ma quella pasta profumava di mia nonna, della casa, dei riposini pomeridiani insieme, delle sue mani lunghe e nodose.
Non è un caso che, ancora oggi, mangio i ceci con molto gusto e desiderio e, ad ogni boccone associo un ricordo, un pensiero:
I ceci e i suoi maglioni dolcevita, i ceci e i suoi cappelli e la sua crema per il viso. I ceci e il cassetto delle medicine, i ceci e le federe di flanella con i fiori. I ceci e il profumo dell'inverno.
Ci sono giorni in cui vorrei correre lungo la strada alberata, passare di fretta davanti al macellaio, al panificio, al caseificio e respirare in affanno l’odore delle mozzarelle appena annodate. Citofonare, salire di fretta le scale, fiondarmi in casa e chiedere a mia nonna l’ingrediente segreto da aggiungere a tutte le ricette della settimana.
Forse, è l’amore con cui facciamo le cose, gli occhi con cui le guardiamo e le parole con cui le raccontiamo.
Non so se ci crederai... Ma anche questo post mi ha emozionata... Sarà il ricordo e l'assenza dei nonni... Incolmabile...
RispondiElimina