martedì 18 settembre 2012

Ricetta della felicità

Una delle possibili varianti


Da uno a dieci quanto è gustoso organizzare una sorpresa?  E...
Da uno a cento quanto è bello premiarsi e premiare le persone che ami con un incontro improvviso e inaspettato?
Ho organizzato tutto un mese fa: sapevo che i miei genitori pernottavano a Verona per qualche giorno e non potevo assolutamente farmi scappare l’occasione di raggiungerli vista la poca distanza che ci separava.
Quindi, sabato mattina ore 7 zaino in spalla e via verso la stazione per prendere uno dei primi treni e raggiungere Verona.
Non ero più nella pelle, avevo come complice un’amica dei miei che avrei chiamato di lì a poco per sapere dov’erano e dove raggiungerli.
Sembravo un grillo, saltellavo sull’asfalto con piccoli movimenti, volevo raggiungere in fretta il bed and breakfast, lasciare lo zaino e spuntare come in un agguato davanti alle loro facce, anche solo per vedere la reazione di sorpresa.
La mia compagna di viaggio, Alessia, sentiva la mia ansia e cercava con pazienza di individuare il percorso da fare. 
Raggiungiamo il B&B, un grazioso appartamento nel cuore della città gestito da una simpaticissima ragazza siciliana, Marika che ci accoglie con la sua micetta Fefe.
Un bel clima familiare riesce per un attimo a rilassarmi,  lasciamo i nostri bagagli, un bacetto a Fefé e di nuovo fuori. Chiamo la mia complice e individuo il luogo dove i miei stanno facendo colazione e ci fermiamo davanti al loro tavolino: i loro occhi così increduli fanno fatica a mettermi a fuoco e mia mamma si  aggrappa alla sedia come a volersi tenere dalla felicità.
Ma la felicità non dà scampo e allora ci abbracciamo stretti come se non ci vedessimo da anni e quell’incontro fosse il nostro regalo più bello.
Verona è una città davvero deliziosa, camminiamo in lungo e in largo. Ogni stradina una sorpresa: una piazzetta, un mercatino, un giardino e poi questo fiume lunghissimo che rende il panorama più arioso, fresco e limpido.
A fine giornata  io e Alessia raggiungiamo con passi disordinati il B&B e da lì a poco senza neanche realizzare la fine della giornata ci  addormentiamo nel letto profumato che Marika ha preparato per noi.
La mattina seguente ci  fiondiamo affamate in cucina e  facciamo colazione con Marika e sua mamma, anche lei proprietaria di un B&B a Verona. Ci raccontano della loro vita in città, delle loro attività e delle loro esperienze. La loro ospitalità ci ha fatto sentire davvero a casa e un 10 e lode va al dolce al cioccolato che ha inaugurato una domenica mattina piena di sole.
Ancora passeggiate e fotografie, alla scoperta di nuove strade e  nuovi panorami come veri e proprio turisti.
Arriva il momento del ritorno: di nuovo baci e abbracci, saluti non più pieni di sorpresa, ma carichi di gratitudine reciproca per il bel regalo della compagnia.
Mi siedo in treno distrutta e assonnata con la mente piena di cartoline, di paesaggi e di nuovi incontri.
Mi addormento soddisfatta, con la pancia piena di queste ore trascorse insieme. 

La vita ci mette sotto il naso tutti gli ingredienti possibili per poter essere felici: uno zaino con una mutandina e una felpa, una macchina fotografica, un buon dolce al cioccolato, le persone che ami e tutti i muscoli della faccia allenati a sorridere per più tempo possibile.






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