lunedì 27 agosto 2012

Elogio a Beatrice e alla mia bicicletta.

È stata dura vivere a Milano in questi giorni: caldo afoso, strade deserte e un’apatia invalidante che rinsecchiva il corpo e la mente. Insomma una pigrizia tirava via un’altra, zero voglia di cucinare cose buone, di farsi una corsetta, di passeggiare per le strade e organizzare una gita fuori porta. È stato come se il caldo avesse inaridito tutti i miei buoni propositi: mi mancava correre, girare con la mia bicicletta e dedicarmi al mio piccolo orto sul balconcino di casa.
Forse non erano solo le condizione climatiche, a dir la verità mi mancavano tutti i miei amici che sono ancora fuori per le vacanze mentre qui la mia routine è iniziata già da due settimane.
Ma forse questi giorni mi hanno fatto bene, innanzitutto ho deciso di riaprire il blog e, come seconda cosa, ho avuto del tempo per riflettere e mettermi in forma per accogliere questa meravigliosa aria fresca che da due giorni ha iniziato a soffiare su Milano.
Non ho mai amato il vento così tanto, c’è in giro una temperatura fantastica che mi fa sentire quasi freddo anche se l’estate non è ancora finita, ma quel “quasi” mi ha davvero rigenerato.
L’hanno chiamata “Beatrice” quest’ondata di freschezza,a me non importa tanto il nome, quanto la felicità che ho provato stamattina nel prendere la bicicletta e pedalare fino a destinazione.
Piccolezze? Sciocchezze? Beh, io non direi, perché qui, in questa città non proprio facile, è bellissimo iniziare la giornata canticchiando su due ruote e sorridendo ai passanti.

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