Quando ero piccola e arrivava il Buio, il mio organismo funzionava all'incontrario: distesa nel letto mi accendevo come una lampadina e non volevo più dormire.
In mente tanti pensieri e nel corpo un'immensa voglia di continuare a sgusciare tra gli eventi quotidiani.
Gli occhi rimanevano aperti come se sul muro fosse proiettato un film e immaginavo che fuori prendesse vita un mondo blu illuminato dalle stelle.
Abitavamo nella vecchia casa, lì dove sono cresciuta, dove ho fatto per la prima volta l'amore e dove veniva il Topolino a prendere il dentino da latte.
L'unica mia vera casa, quella che ancora oggi immagino quando sento dire ......."CASA".
Il mio letto cambiava spesso disposizione all'interno della stanza, ma sempre e comunque rimaneva vicino alla grande finestra oscurata di sera dalla tapparella con dei forellini piccoli piccoli.
Fuori il silenzio, Sotto una grande cava di pietra. Sospesa tra il cielo e i nidi di aquila c'ero io, al secondo piano, ad un passo di sgambetto da un cratere che squarciava in due l'intero isolato.
-Quella stanza penso sia stata una dei luoghi più belli della mia vita, uno di quelli che ricordi con i brividi addosso-.
Era il mio nido e la tana segreta della Luna. Ogni notte l'ho trascorsa con lei, era così forte che illuminava la mia camera a giorno, come se volesse impormi la sua presenza e prolungare le mie ore di veglia. Quando volevo dormire abbassavo la tapparella, ma lei era così insistente che penetrava con forza dai forellini che si riflettevano sul muro.
Ed io insonne li contavo con il dito puntato nel vuoto per non perdere il segno:
1-2-3-4......31. Agosto 2012. Notte di Luna Blu. di Luna Piena. Mi accovaccio sul mio letto come se fosse un ramo bagnato dalla pioggia e dirigo lo sguardo per cercare nel cielo i raggi insonni. Sgrano gli occhi ed emetto un verso di stupore: è uno sbadiglio che sa di meraviglia.
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